Famiglia, convenzioni matrimoniali e patti di convivenza

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Le convenzioni matrimoniali
Il fondo patrimoniale
I trasferimenti immobiliari in esecuzione degli accordi di separazione o divorzio
Le unioni civili
I conviventi: patti di convivenza e vincoli di destinazione a favore della famiglia di fatto
La pianificazione successoria famigliare

Le convenzioni matrimoniali

Il Notaio riceve gli atti con cui i coniugi, o anche i nubendi, in vista del futuro matrimonio, scelgono il regime patrimoniale a cui assoggettare la loro unione. Tale scelta può essere svolta anche dal soggetto che ha celebrato un’unione civile.

Tra le convenzioni matrimoniali che debbono stipularsi tramite l’intervento del Notaio vi è anche il fondo patrimoniale, con il quale i coniugi o un terzo decidono di assoggettare alcuni beni ai bisogni della famiglia, sottraendoli così al rischio d’impresa o a quello connesso all’attività professionale svolta da uno dei coniugi.

Il fondo patrimoniale

I coniugi possono, con atto notarile, costituire in fondo patrimoniale beni immobili o beni mobili iscritti in pubblici registri o titoli di credito, per far fronte ai bisogni della famiglia. I frutti dei beni costituenti il fondo patrimoniale sono impiegati per i bisogni della famiglia. L’esecuzione sui beni del fondo e sui frutti di essi non può avere luogo per debiti che il creditore conosceva essere stati contratti per scopi estranei ai bisogni della famiglia. Si tratta, dunque, di uno strumento giuridico utile a sottrarre, ad esempio, alcuni beni dal rischio di impresa, destinandoli appunto ai soli bisogni della famiglia.

I trasferimenti immobiliari in esecuzione degli accordi di separazione o divorzio

Per effettuare i trasferimenti immobiliari conseguenti agli accordi di separazione o di divorzio tra i coniugi bisogna rivolgersi al Notaio. Detti trasferimenti si accompagnano spesso all’accollo, da parte dell’acquirente, del residuo mutuo contratto nel momento di acquisto dell’immobile. La consulenza notarile è necessaria in questo contesto fin dal momento in cui i coniugi completano, con l’assistenza dell’Avvocato, i patti relativi alla loro separazione o al loro divorzio, affinché si possa redigere un accordo capace di consentire la totale esenzione da imposte per il trasferimento immobiliare, così come previsto dalla Legge.

Le unioni civili

Con la Legge Cirinnà, ossia la Legge 20 maggio 2016, n. 76, sono state istituite in Italia le Unioni Civili tra persone dello stesso sesso. Agli uniti civilmente la Legge riconosce la gran parte dei diritti che spettano alle persone sposate e, quindi, ad esempio, la possibilità di rivolgersi a un Notaio per stipulare una convenzione matrimoniale o programmare la successione famigliare mortis causa.

I conviventi: patti di convivenza e vincoli di destinazione a favore della famiglia di fatto

Al Notaio ci si può anche rivolgere per disciplinare i rapporti tra i conviventi more uxorio al fine anche, ma non solo, di tutelare i figli nati dalla relazione. Il Notaio potrà così redigere, secondo la volontà dei conviventi, un vero e proprio contratto, ossia il patto di convivenza, con il quale essi regolino i loro reciproci rapporti, personali e patrimoniali.

Al fine di destinare alla famiglia di fatto o ai figli alcuni dei beni personali dei conviventi, sottraendoli così al rischio d’impresa o a quello derivante dall’attività professionale svolta dal convivente, è possibile costituire un vincolo di destinazione.

Infine, il Notaio può dare ampio consiglio nella redazione del testamento o nella pianificazione successoria in genere, affinché siano riconosciuti diritti successori anche al convivente, al quale, altrimenti, la legge riserva solo alcune e assai limitate prerogative ereditarie.

La pianificazione successoria famigliare

Il Notaio, esperto di diritto patrimoniale della famiglia e delle successioni, può aiutare a pianificare la successione familiare, con particolare, ma non esclusivo, riguardo, alla successione nell’attività lavorativa e di impresa.

Rivolgersi al Notaio consente di scegliere gli strumenti giusti per realizzare le proprie volontà e rendere più difficile che insorgano liti tra i familiari a seguito del decesso.

É infatti frequente che, apertasi la successione di un soggetto, gli eredi di questo, che magari erano andati sempre d’accordo fino a che il de cuius era in vita, inizino a litigare. Spesso, sono le disposizioni testamentarie, dal contenuto ambiguo o, peggio ancora, scritte senza seguire le inderogabili norme relative alla loro forma, a creare scontri tra i parenti.

Il Notaio consegue una specifica preparazione nell’ambito successorio, come dimostra la circostanza che una delle tre prove scritte che è necessario affrontare per superare il concorso è dedicata proprio alla redazione di un atto mortis causa.

In particolare, il costo per una consulenza in materia successoria e per la predisposizione di una valida scheda testamentaria, che aderisca alle volontà del testatore, è assai ridotto, di molto inferiore a quello che si è soliti credere.

Il Notaio, inoltre, assicura la conservazione del testamento, e, tramite la pubblicazione del testamento, il rispetto delle volontà del testatore, una volta che egli sarà deceduto.