Trust e segregazione patrimoniale
La tutela del patrimonio e il Notaio
Il trust
Il vincolo di destinazione
Il fondo patrimoniale
La tutela del patrimonio e il Notaio
Diversi sono gli istituti giuridici a cui è possibile ricorrere, con l’aiuto del Notaio, per realizzare delle segregazioni patrimoniali, così da destinare tutti o parte dei propri beni al perseguimento di uno scopo, così da sottrarli, ad esempio, al rischio di impresa, o di modo da destinarli, anche dopo la propria morte, alla tutela di soggetti deboli o incapaci.
Oltre ai classici strumenti della fondazione e del fondo patrimoniale, oggi la legge consente di percorrere anche altre strade quali, ad esempio, quella del contratto di mandato fiduciario, del vincolo di destinazione e del trust.
Il trust
Il trust è uno strumento giuridico nato nei paesi anglosassoni, ormai da diversi anni riconosciuto anche nel nostro sistema giuridico. Si tratta di uno strumento giuridico molto duttile, utilizzabile sia per mettere in sicurezza, sottraendoli al rischio di impresa, alcuni beni, sia per dare un assetto sicuro alla famiglia, sia per tutelare i soggetti incapaci, sia per predisporre un assetto successorio adeguato alle proprie necessità.
Il Notaio può consigliare se ricorrere o meno al trust e, in caso di risposta affermativa, predispone l’atto istitutivo del trust e gli eventuali atti successivi, necessari alla sua gestione.
Il legislatore ha introdotto nel 2005 la possibilità di stipulare vincoli di destinazione su beni immobili e beni mobili registrati, destinandoli, per un periodo non superiore a novanta anni o per la durata della vita della persona fisica beneficiaria, alla realizzazione di interessi meritevoli di tutela riferibili a persone con disabilità, a pubbliche amministrazioni o ad altri enti o persone fisiche ai sensi dell’articolo 1322, secondo comma.
Il vincolo di destinazione
Il vincolo di destinazione è lo strumento che è stato previsto dal Legislatore nazionale, con l’introduzione dell’art. 2645 ter c.c., al fine di consentire la costituzione di vincoli trascrivibili, aventi quindi ad oggetto anche beni immobili, per la realizzazione di finalità meritevoli di tutela. Nella prassi, viene richiesto al Notaio soprattutto dai conviventi more uxorio, al fine di regolare i loro reciproci rapporti o, in ambito familiare, per tutelare i soggetti deboli, quali i figli minori o i genitori, una volta divenuti anziani. Viene talvolta utilizzato quale strumento per soddisfare i creditori nelle crisi d’impresa e può essere utile anche nella pianificazione successoria.
Il Notaio può costruire il vincolo di destinazione modulandone le clausole secondo le effettive esigenze delle parti, così da consentire il raggiungimento dei risultati di protezione voluti.
Attraverso la trascrizione del vincolo di destinazione impresso ai beni che ne sono oggetto è possibile altresì stipulare dei contratti di mandato fiduciario con i quali realizzare finalità di tutela degli incapaci, anche in vista della propria successione.
Il fondo patrimoniale
I coniugi possono, con atto notarile, costituire in fondo patrimoniale beni immobili o beni mobili iscritti in pubblici registri o titoli di credito, per far fronte ai bisogni della famiglia. I frutti dei beni costituenti il fondo patrimoniale sono impiegati per i bisogni della famiglia. L’esecuzione sui beni del fondo e sui frutti di essi non può avere luogo per debiti che il creditore conosceva essere stati contratti per scopi estranei ai bisogni della famiglia. Si tratta, dunque, di uno strumento giuridico utile a sottrarre, ad esempio, alcuni beni dal rischio di impresa, destinandoli appunto ai soli bisogni della famiglia.